Può capitare di sentirsi un po’ gonfi, soprattutto nel cambio stagione invernale a causa di abitudini alimentari disordinate e addirittura di ingrassare anche uno-due chili. Questo gonfiore non è però un vero aumento di peso, ma può essere ritenzione idrica
Un eccesso di liquidi che ristagna nei tessuti, può dipendere, oltre che dall’alimentazione, anche dall’assunzione di farmaci, di ormoni o dall’andamento mestruale (è un tipico sintomo della sindrome premestruale, in effetti). Per contrastare l’accumulo di liquidi, valgono le stesse regole suggerite per prevenire la cellulite, due condizioni che spesso si sommano e che hanno in comune una circolazione sanguigna non ottimale.
Cattive abitudini da correggere
La sedentarietà, l’abitudine di portare abiti molto attillati o i tacchi alti, ad esempio, non permettono una buona circolazione e favoriscono la comparsa di gonfiori. Anche l’azione tossica sulla pelle di fumo e alcol, entrambi grandi produttori di radicali liberi, è nota. Arriviamo così all’alimentazione. Certamente l’abitudine di salare troppo i cibi e prediligere quelli molto sapidi – salumi, formaggi stagionati, cibi conservati in salamoia, affumicati, snack tipo patatine e simili, salse come il ketchup – può aggravare una condizione di ritenzione idrica e di cellulite.
È vero che mangiando salato poi si beve di più, ma si determina anche una maggiore ritenzione di liquidi che peggiora un problema di circolazione, creando una situazione localizzata di ristagno. Insomma: se il pranzo è stato a base di patatine fritte con maionese, non serve molto andare in giro con la bottiglietta d’acqua! Anche un’alimentazione ricca di cibi grassi, specie quelli saturi di origine animale, che affaticano il fegato e quindi il metabolismo, contribuisce a peggiorare la situazione.
Gli alimenti più amici
Per contrastare l’accumulo di liquidi i cibi che più aiutano sono quelli tipici della dieta mediterranea, in particolare frutta e verdura, grazie al loro contenuto di vitamine, sali minerale e sostanze antiossidanti, molto efficaci e di immediato utilizzo da parte dell’organismo. In particolare i sali minerali contenuti nei vegetali, come il potassio, hanno un effetto drenante, ossia favoriscono la rimozione del liquido trattenuto nei tessuti. Annullando così l’azione del sodio e del cloro, che aumentano invece la ritenzione. Inoltre, grazie al loro contenuto acquoso favoriscono la diuresi in modo naturale, e senza le controindicazioni dei prodotti di sintesi.
Una categoria di frutti ricchi di bioflavonoidi sono gli agrumi, che contengono i principi vasoattivi, come la rutina, nelle bucce e nelle parti bianche della scorza e all’interno della polpa. Insomma, degli agrumi “non si butta niente”, a condizione però che non vengano trattati in superficie con sostanze chimiche quali i conservanti. Per aiutare la circolazione è bene consumarli interi, lasciando il più possibile aderenti agli spicchi la parte interna della buccia. La scorza grattugiata può essere aggiunta, ad esempio, in macedonie, sorbetti, insalate e così via. Le spremute fresche vanno bene per il contenuto di vitamina C che, oltre a essere un potente antiossidante, svolge un’azione rinforzante sui vasi sanguigni, capillari compresi, e quindi migliora la circolazione. Oltre agli agrumi, anche il kiwi ne è particolarmente ricco.
Contenuti nella buccia di frutta e ortaggi rosso-viola troviamo gli antociani, pigmenti coloranti appartenenti alla famiglia dei flavonoidi. Si trovano più abbondantemente nei mirtilli, negli altri frutti di bosco e, tra i frutti invernali, nelle bucce di mele e pere e nelle arance rosse. Gli antociani sono consigliati per rendere più resistenti e meno permeabili le pareti dei piccoli vasi, compresi quelli linfatici, riducendo il rischio di passaggio di liquidi nei tessuti, aiutando così la circolazione e prevenendo l’eventuale formazione di edemi e gonfiori. Consumare, quindi, frutta rossa o viola, sempre è un’ottima abitudine per prevenire i disturbi circolatori e dare un aiuto a vene e capillari.
Tra gli ortaggi invernali, quelli con la più marcata azione depurativa sono il carciofo e la famiglia delle cicorie. Da consumare sia crudi che cotti (brodi compresi, vedi box). Inoltre, va segnalata l’azione diuretica e disintossicante della cipolla e del porro (ricchissimi di potassio e calcio).
Infine, un’altra cosa importante è mantenere regolato l’intestino, poiché una buona funzionalità intestinale favorisce anche una migliore circolazione. Quindi sì a tutti i cereali integrali, che migliorano la motilità intestinale, danno un buon senso di sazietà e non affaticano l’apparato digerente, e gli alimenti ricchi di fermenti lattici come lo yogurt. Insomma, se si mangia leggero, scegliendo cibi poco grassi e si consuma verdura e frutta anche l’estetica ci guadagna.
Bere è fondamentale: consigli pratici
I gonfiori dovuti a ristagni di liquidi – che tra l’altro peggiorano la cellulite – si eliminano più facilmente se, oltre a mangiare poco salato, si bevono almeno 1 litro e mezzo o 2 di acqua lontano dai pasti. In particolare acqua con un basso contenuto di sodio e perciò con un maggiore effetto diuretico. Insomma, bere il principale atto terapeutico per aiutare e consentire i processi di depurazione dell’organismo.
Non solo acqua
Per potenziare l’effetto depurativo d alcalinizzante della dieta, utile per contrastare una condizione di acidosi metabolica dovuta agli stress invernali, è sempre molto consigliabile bere durante il giorno al posto dell’acqua spremute di agrumi, succhi freschi (cioè fatti in casa) di frutta e centrifugati di verdure.
Bevande diuretiche
Tutti i centrifugati di verdure, ad esempio, quali sedano, carote, cavoli, ravanelli, da mischiare secondo i gusti. Tutte verdure che contengono elementi preziosi sia per l’eliminazione dei liquidi che per la circolazione sanguigna. L’acqua di cottura della cicoria (circa 3 litri d’acqua per chilo di cicoria) può essere utilizzata a scopo diuretico quando occorre un drenaggio spinto: bevetene una tazza al mattino oppure durante il giorno, ma conservatela in frigo.
Anche l’acqua di cipolla svolge un notevole effetto diuretico: si prepara sistemando in un bicchiere una cipolla tagliata a fettine, poi si copre con acqua e si lascia, coperta, in infusione per 12 ore. Va poi bevuta al mattino a digiuno, magari alternandola con l’acqua di cicoria.
Infusi & Co.
Sono numerose le piante benefiche per l’apparato circolatorio, quali rusco, centella, mirtillo foglie, a cui associare una tisana blandamente lassativa per chi ha problemi di stipsi a base di frangula, malva e finocchio.